Anche se Facebook ha appena lanciato la sua piattaforma di social commerce, l’email marketing per e-commerce fa ancora da padrone nel marketing per le imprese che operano nel digitale, per la vendita di beni e servizi.

Le email sono ancora oggi, nel 2020, il mezzo di comunicazione più utilizzato al mondo. Un trend che non accennerà a scendere nei prossimi anni, tutt’altro, come dimostrato da alcuni studi di settore su scala globale.

E così, anche l’email marketing è un settore del marketing digitale in grande crescita, con un numero sempre maggiore di provider che forniscono pacchetti completi e personalizzabili per ogni esigenza, affiancando l’utente in ogni passaggio.

Ma nel 2020 e nell’era social, è ancora conveniente uno strumento di marketing che alcuni potrebbero considerare “invasivo” (tra spam e offerte imperdibili…) come le email?

La risposta è SI, assolutamente. Le email restano lo strumento di marketing con la relazione costi-benefici più vantaggiosa, il ritorno di investimento maggiore ed il canale strategico più importante per gli imprenditori.

Ancora più dei social media, 91% contro 83% al 2019.

Quel che dobbiamo fare ora è capire però come utilizzarlo, e come sfruttare tutte le sue potenzialità. In fondo…

Le email continuano ad essere il canale principale per le comunicazioni di marketing, quale che sia la caratteristica valutata. Return on investment, costi, potere di penetrazione, agilità (…) se 10 anni fa si diceva: ‘le email saranno morte tra 10 anni’, oggi è vero il contrario: l’email marketing gode di grandissima salute“, così Marcus Gearey nel rapporto annuale di DMA.

Per cui, esistono oggi oltre 290 milioni di motivi per cui valga la pena, per il nostro e-commerce, dotarci di una strategia di email marketing imbattibile, rapida, conveniente e a misura di cliente!

Cos’è l’email marketing per e-commerce, e perché dovresti usarlo anche tu

Qual è lo scopo ultimo di una campagna di marketing? Vendere, che domande (ok, la brand relevance, la reputation, la awareness…)

E lo scopo di una campagna di email marketing? Trasformare chi si iscrive in un cliente. E per fare questo, come in ogni campagna pubblicitaria che si rispetti, dobbiamo mandare il messaggio giusto al cliente giusto, al momento giusto.

A ciascuno il suo, no?

Bene, l’email marketing per e-commerce ci permette di fare proprio questo.

Call to action

Una volta muniti di una mailing list luuuunga, l’email marketing ci permetterà di rivolgerci ad ogni nostro potenziale cliente individualmente, e modellare a seconda dell’interesse di ciascuno il nostro messaggio personalizzato.

E-commerce personalization all’ennesima potenza!

Per quanto raffinata possa essere, e pur con i potenti tool di cui piattaforme come Facebook dispongono, con una campagna di marketing social saremmo comunque costretti a “sparare nel mucchio”.

Invece, cosa potrebbe gradire un cliente di più di una bella email dedicata, che magari lo “salvi” nel pieno delle sue necessità di acquisto? O che gli ricordi che la Festa della Mamma è in arrivo? O che è un anno che ci sta seguendo con grande fedeltà? O ancora, che un update del suo software professionale è in arrivo e che avrà diritto ad una super offerta?

Soprattutto per i business di piccole dimensioni come pmi e negozi o imprese familiari, che in Italia ad esempio sono ben 148.531 (il 24%), l’email marketing è uno strumento conveniente per promuovere l’attività, tenere contatti con la clientela, e soprattutto per contenere i costi.

le grandi campagne social costano, e possono essere complicate. I costi delle pubblicità “canoniche”? Non ne parliamo. Saper utilizzare un tool di marketing via email nel modo giusto ha invece un impatto molto meno pesante su costi e tempi, ma una possibilità pressoché illimitata di creare sempre nuovi lead e trovare nuovi clienti.

L’email marketing per e-commerce perfetto? Mobile friendly, personalizzato e diretto

Prima di tuffarci nei consigli base per una campagna di email marketing che funzioni, vediamo quali sono le caratteristiche che permetteranno alla nostra campaign di spaccare.

Prendiamo in mano il nostro smartphone e pensiamo alla prima operazione che faremo. Già fatto? Bene, confrontiamo i risultati del nostro piccolo test con quelli di Statista, che ci dice che “controllare la mail” è la seconda attività per volume su smartphone e tablet.

Lo shopping online? La quarta, appena dopo “leggere le news”.

Sebbene basterebbe questa rapida associazione di idee per chiarire perché una campagna di email marketing mobile friendly sia conveniente, vediamo un poco oltre. Oggi, avere una piattaforma globale che sia ottimizzata per il traffico mobile, dal sito web alla nostra campagna di marketing, è fondamentale. Attraverso un solo dispositivo il nostro potenziale cliente può vivere tutti i passaggi dell’esperienza di acquisto, dalla awareness (venire a conoscenza di un prodotto) alla advocacy (ovvero alla “fedeltà cieca” del nostro cliente\brand ambassador).

E, dalla fase di awareness a quella di acquisto, deve pertanto essere in grado di convertire in pochi passaggi.

Apriamo allora la strada ai nostri clienti, con tanto di tappeto rosso…

Come iniziare una campagna di email marketing per e-commerce

Un momento, mandare tante mail a tanti clienti vuol dire… mandare fisicamente le mail una per una a tutti?

Certo che no, che domande (ancora).

Come detto in apertura di articolo, oggi esistono tanti provider che a prezzi accessibili – e tutti dotati di free plan più che accettabili – ci consentiranno di creare da cima a fondo campagne di email marketing: dalla mailing list al template della nostra mail di promo, alla segmentazione della clientela alle analytics della nostra campagna.

Quali sono le piattaforme più utilizzate?

MailChimp è l’esempio più comune, ma non il solo. Mai provato ActiveCampaign? O Mailer Lite? SendInBlue gode di grande credito, così come HubSpo, Moosend e Campaign monitor…

Insomma, tante.

E tutte con una qualità in comune: un piano gratuito e capace con cui iniziare e fare esperienza, e degli eventuali costi progressivi e calcolati su misura sul nostro volume di iscritti alla newsletter (e quindi, si spera, di affari!).

Cosa prevede ad esempio il free plan di Mailer Lite? Fino ai 1000 iscritti, Mailer Lite ci offre un editor di testo e immagini, la possibilità di costruire fino a 5 landing page e diversi tipi di form (pop-up, embedded) per l’iscrizione, l’automatizzazione e la segmentazione degli iscritti, la possibilità di attaccare tag\gruppi di interesse, e persino una campagna di A\B testing. Ancora, i report della campagna e analytics di base, ed accesso multiplo allo stesso account.

I consigli per la tua strategia di email marketing per e-commerce

La prima cosa da fare è iniziare a raccogliere iscritti con un bel sign up form da far apparire nella home page del vostro sito web!

La vostra piattaforma di scelta vi darà la possibilità di realizzarne uno ad hoc, e personalizzato: colori, font, dimensioni e soprattutto formato: un pop-up che compaia dopo pochi secondi, una bar che appaia nel footer della pagina, o a pagina intera.

I must per un sign up form perfetto? Poche parole sui vantaggi di iscriversi, un form compilabile evidente, ed una X per chiudere il form altrettanto evidente (vederla rassicura, e non “inganna” chi non fosse interessato: anche lui è comunque un potenziale cliente!). Infine, una call to action che risalti, in una barra colorata.

Consiglio: programmate il vostro form in modo che appaia non immediatamente, ma qualche secondo dopo l’apertura del sito: aumenterete la possibilità di far iscrivere solo chi è potenzialmente interessato, “filtrando” i visitatori causali che lasciano il sito dopo pochi secondi. Inoltre, aumenterete il tempo di visualizzazione della home page!

Già in questo primo passaggio ci sarà possibile raccogliere poche informazioni strategiche sul nuovo iscritto: nome, età, sesso, magari professione o interessi, la data di nascita, dati che ci aiutano a targetizzare il cliente.

Con un poco di pazienza e di cura del sito web, gli iscritti non tarderanno ad arrivare!

La landing page è importante!

Restando nel campo dell’email marketing, un’ottima strategia potrebbe essere quella di indirizzare con un click il nostro utente che abbia ricevuto la nostra mail su una landing page dedicata.

State offrendo un servizio? Proponete ai potenziali clienti una landing page con le vostre offerte e pricing, invitateli con una consulenza gratuita.

Un e-commerce potrebbe usare una landing page dedicata per illustrare ai clienti tutti i costi di spedizione, nazionali e internazionali, prima che questi se li ritrovi di punto in bianco al momento dell’acquisto, semplicemente chiedendogli di indicarci il CAP.

Cosa deve avere una landing page ideale?

  • Un aspetto accattivante e gradevole, e non “zeppo di roba” (focus!)
  • Impatto visivo (qualche elemento di teoria dei colori può aiutare)
  • Una call to action che ancora una volta risalti

Per cui: form di sign up e landing page sono l’abc (anzi, la A e la B…) dell’email marketing. Senza queste, difficile iniziare.

Ma c’e tanto altro ancora da sapere!

Automatizzazione e segmentazione degli iscritti

Abbiamo gli iscritti, una piattaforma che ci permette di creare la nostra email con tutti i link, il nostro messaggio promozionale ed una call to action super, e persino una landing page perfetta.

Ora si tratta di lavorare ai fianchi i nostri iscritti e potenziali clienti, e soprattutto di conoscerli e capire che cosa cerchino, come faremmo avendoli davanti e parlandoci di persona. Dopo aver mandato le mail, potremmo tenere d’occhio chi la aprirà, chi cliccherà sui link che proponiamo, chi si disiscrive… ed agire di conseguenza.

Il nostro tool di email marketing ci offrirà soluzioni di default per le automatizzazioni, alla bisogna, ma questo non ci vieta di essere creativi.

Ad esempio, abbiamo visto che un potenziale cliente ha “curiosato” per un po’ sul nostro e-shop ed ha messo degli articoli nel suo carrello, ma non si decide a fare l’acquisto? Potremmo programmare una bella email “memento” che lo inviti a chiudere la transazione, dopo un intervallo di tempo prestabilito. Magari proponendogli un codice promo per il suo acquisto, o magari facendolo sentire in colpa…

Oh no, un carrello abbandonato!

Soprattutto quando i numeri della nostra newsletter diventano importanti, con centinaia di iscritti, diventa impossibile che lo stesso messaggio possa andare incontro ai gusti di tutti.

I dati preliminari che abbiamo raccolto all’iscrizione ci danno già una prima targetizzazione del cliente, i suoi acquisti, lista desideri e attività sul sito la completeranno. A questo punto è possibile raccogliere i nostri iscritti in gruppi di interesse, o segmenti di mercato.

E se volessimo anticipare questa fase e partire dal form? Possiamo farlo! Con un sign up form più specifico, in cui chiederemo a chi iscrive di indicarci già i suoi interessi (elettronica, o magari la sua squadra del cuore se siamo un negozio di articoli sportivi). Come avviene questo in pratica? Se lo desideriamo, la nostra piattaforma di email marketing “appiccicherà” un bel tag assieme al nominativo e indirizzo email del nuovo iscritto, in modo tale da trovarlo rapidamente nella nostra newsletter.

I chatbot per il marketing digitale sono degli strumenti formidabili per la targetizzazione della clientela! Mai pensato di usarne uno? Ecco perché dovresti…

Chiamare per nome un affezionato cliente che torna a trovarci è il nirvana di ogni imprenditore, una soddisfazione. Pensiamo se potessimo augurargli buon compleanno con un pensiero! Anche con una campagna di marketing personalizzata è possibile farlo, i clienti ve ne saranno riconoscenti, come ci mostra Dynamic Yield in questo breve studio (con un occhio ai risultati per l’Europa).

Targetizzazione e personalizzazione del pubblico sono una parte integrante delle campagne di email marketing.

Scegliere l’oggetto della email giusto per non finire tra gli spam

Scegliere l’oggetto giusto per una email è sempre una tragedia.

Di tutorial per non fare errori e non finire cestinati in tempo zero ne esistono tanti, ma nessun oggetto impedirà sempre alla nostra email di finire nel cestino quando il destinatario la vedrà arrivare. Quello che dovremmo evitare è che la nostra email finisca direttamente tra gli spam o messaggi promozionali.

L’oggetto della mail (teniamo a mente il mobile friendly di prima) appare per primo, ben chiaro davanti agli occhi del destinatario. Esiste un vademecum di parole spam da evitare assolutamente, campo per campo dal commercio alla ricerca di personale, ai servizi finanziari, al marketing naturalmente.

Lunghezza dell’oggetto di una mail e % di lettura

Quello di cui abbiamo bisogno è un oggetto che non abbia più di 60 caratteri, meglio ancora se compreso in 20-25 caratteri massimo. Breve e conciso, anche se complicato.

Qualche dato:

  • Il 47% dei destinatari apre una email basandosi solo sul suo oggetto.
  • La parola “newsletter” abbatte tale percentuale del 18.7%, la parola “fw” (forward) sono aperte il 17% in meno
  • Le email senza oggetto vengono aperte più di quelle con oggetto (8%)
  • I risultati migliori? Oggetti di non più di 6-10 parole. Si osserva però un secondo “picco” di aperture per oggetti lunghi e dettagliati, oltre i 70 caratteri

Un oggetto che contenga emoji? Buona idea! Ma occhio ad esempio all’età media della nostra clientela, e soprattutto a scegliere l’emoji giusto… Un emoji al posto giusto potrebbe però far risaltare il nostro messaggio nella inbox del destinatario, sugli altri.

La email deliverability

L’indice di email deliverability indica la possibilità che la nostra email finisca dove vogliamo, ovvero nella inbox dei messaggi dei destinatari.

La cosa da evitare è diventare un mittente classificato come spam, un vero problema per la nostra campagna. Evitare le parole spam è un buon viatico per non farci classificare dagli iscritti alla newsletter come “spammoni” o addirittura finire nella lista nera del marketing via email.

Un altro fattore è legato alla web reputation del nostro sito web.

Evitare di spedire email a troppi indirizzi inesistenti o non raggiungibili è un’altra cosa che possiamo fare: teniamo aggiornata e pulita la nostra mail list e rimuoviamo tali indirizzi

Possiamo inoltre tenere d’occhio l’open rate (OR) delle nostre email, in modo da valutare quante persone che l’abbiano ricevuta aprano effettivamente il messaggio. L’open rate da solo non è però sufficiente per avere un quadro completo, perché questo non ci dice cosa avviene “dopo”. Per questo ci vengono incontro le analytics del nostro sito web, con cui tracciare le azioni degli utenti sul sito.

Fare leva sull’ansia del cliente di perdersi qualcosa di irripetibile e soprattutto ad un prezzo irripetibile, è un metodo vecchio come il mondo e teorizzato per primo nel 1996 (e poi ancora nel 2004). Una combinazione felice di targetizzazione (messaggio giusto al destinatario giusto), personalizzazione (buon compleanno! Buon anniversario! 2 anni insieme!) e FOMO (fear of missing out, paura di perdersi qualcosa) incrementerà le chance di successo di una campagna di marketing ben congegnata.

This is a call (to action)

Ma quali tipi di mail spedire di volta in volta alla nostra mailing list?

Come detto in precedenza, a ciascuno il suo…

  • Urrà, un nuovo iscritto! “Benvenuto! Eccoti un buono sconto del 15% sul tuo primo acquisto. Hai bisogno di una consulenza? La prima te la offriamo noi”. Una bella immagine accogliente, amichevole e che accompagni il nostro regalo di benvenuto è quello che ci vuole.
  • Ricordiamoci di mandare ai nuovi iscritti una breve mail di conferma di iscrizione. Sappiamo come sono queste cose, non tutti sono sempre a loro agio con la tecnologia e senza una conferma esplicita potrebbero pensare di aver sbagliato qualcosa, o che la loro iscrizione non sia avvenuta: pensiamo anche a loro! Abbiamo iscritti che non si fanno vivi da un po’ di tempo? Raccogliamoli in un gruppo apposito e mandiamo loro una mail in cui gli chiediamo di verificare la loro iscrizione: “verifica qui la tua mail”, et voilà!
  • Il tuo ordine è stato ricevuto! L’email di conferma di avvenuto ordine è fondamentale: riepilogo dell’acquisto o dell’operazione svolta o richiesta, e tutti i dati, così come tutte le info su garanzia, diritto di recesso e tutele.
  • Un’offerta imperdibile solo per te. Saldi? 2 giorni di acquisti a prezzi super scontati solo per clienti speciali! Iscriviti e usa il codice: “solo per te”, ma affrettati!
  • Dillo a un amico. Mai pensato ad una campagna che garantisca uno sconto a chi ci consiglia un nuovo iscritto? Mostriamo ai clienti tutti i vantaggi nel presentarci un amico, e premiamo la premura dei nostri clienti con un omaggio speciale! Anche in campo professionale: invitiamo chi si trova bene con noi a consigliarci ad altre aziende, e non se ne pentirà…
  • Idee regalo per tutte le stagioni. C’è chi i regali di Natale li pianifica da mesi, e chi si riduce all’ultimo momento, il nostro compito è accompagnare ogni tipo di cliente all’acquisto. It’s beginning to look a lot like Christmas? Bene! Ricordiamolo ai nostri clienti, magari con una bella wishlist natalizia. Il vantaggio del Natale, della Pasqua e di San Valentino è che cadono una volta l’anno, e ci permettono di automatizzare alla perfezione la nostra campagna di marketing.

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