Un Audit SEO è una delle attività più importanti per valutare lo stato di salute di un sito web e pianificare strategie di miglioramento del posizionamento sui motori di ricerca. Nel 2025, con l’evoluzione degli algoritmi di Google e la crescente complessità della SEO, un audit dettagliato e professionale è fondamentale per ottenere risultati concreti e duraturi.

Indice:

In questa guida vedremo insieme in primis cosa si intende per audit SEO, il motivo anzi i motivi per cui è essenziale ai giorni nostri, quali strumenti utilizzare e come condurla in modo efficace. Sarà importante poi seguire un processo chiaro, lineare e soprattutto ben definito. L’obiettivo è quello di identificare e risolvere le criticità che ostacolano la visibilità organica dei siti web, costruendo basi solide per una strategia SEO sostenibile a lungo termine e nel breve periodo.

Andiamo a vedere insieme l’audit SEO in ogni suo dettaglio, partendo dal fattore “importanza”.

Cos’è un Audit SEO?

In termini tecnici una audit SEO è un’analisi completa del sito che consente di rilevare errori tecnici, debolezze nei contenuti, problemi di struttura e link, oltre a verificare la qualità dell’esperienza utente: questi aspetti, se trascurati, possono compromettere in modo significativo il posizionamento nei risultati di ricerca di un sito web, quindi far calare il traffico e di conseguenza le entrate di un ecommerce o i contatti per un brand del settore B2B.

Per questo motivo è fondamentale e qui sta la differenza tra una audit SEO rapida e fare invece un audit SEO che comprenda fino a fondo cosa sta funzionando e cosa invece necessita di un intervento. È il primo passo per costruire una strategia davvero efficace, evitando sprechi di tempo e risorse su tattiche obsolete o inefficaci.

Partiamo insieme

Quali sono gli strumenti SEO indispensabili per un Audit?

Per effettuare un audit SEO efficace serve una cassetta degli attrezzi ben fornita poiché ogni strumento copre un ambito specifico e aiuta ad analizzare con precisione il sito, fornendo dati concreti su cui intervenire.

Ecco i principali strumenti da utilizzare se si vuole fare una audit SEO a regola d’arte:

      • Google Search Console: essenziale per analizzare indicizzazione, copertura, errori di scansione, query e performance del sito nel motore di ricerca.

      • Google Analytics: utile per comprendere il comportamento degli utenti, identificare le pagine più performanti e monitorare il percorso di conversione.

      • Screaming Frog SEO Spider: permette una scansione tecnica completa del sito, individuando errori, link rotti, problemi di struttura e duplicazioni.

      • Ahrefs, SEMrush o Moz: strumenti avanzati per l’analisi dei backlink, la ricerca delle parole chiave, lo studio della concorrenza e il monitoraggio delle SERP.

      • PageSpeed Insights e GTMetrix: indispensabili per valutare le prestazioni del sito in termini di velocità e ottimizzazione tecnica.

      • Schema Markup Validator: verifica la corretta implementazione dei dati strutturati, fondamentali per l’enhanced search di Googl

Abbiamo tutti gli strumenti e abbiamo capito perché è così importante, adesso entriamo nel dettaglio, ovvero andiamo a vedere passo passo cosa controllare, partendo dalla SEO tecnica a quella contenutistica per arrivare all’importanza dei link.

 

motore di ricerca e audit SEO

Analisi tecnica SEO: cosa controllare

La parte tecnica è il motore nascosto di un sito web. Se le fondamenta non sono solide, anche i contenuti migliori rischiano di non emergere. Un audit tecnico consente di assicurarsi che il sito sia accessibile, veloce, sicuro e ben strutturato.

Questi sono i controlli principali da effettuare:

      • Velocità di caricamento e ottimizzazione mobile: la rapidità e la compatibilità mobile sono fattori di ranking essenziali. Il sito deve offrire un’esperienza fluida su tutti i dispositivi.

      • Errori 404, redirect e struttura URL: la presenza di errori o di percorsi confusi compromette la navigazione e ostacola la scansione da parte di Google.

      • Sitemap XML e file robots.txt: devono essere configurati correttamente per comunicare ai motori di ricerca come esplorare il sito.

      • Protocollo HTTPS: garantire la sicurezza è ormai uno standard. Google privilegia i siti con certificato SSL attivo.

Analisi dei contenuti: qualità e rilevanza

I contenuti sono ciò che gli utenti leggono, condividono e apprezzano. Devono rispondere alle loro esigenze, essere ben strutturati e ottimizzati per le query giuste. L’audit contenutistico analizza tutto ciò che viene pubblicato, con uno sguardo critico e strategico.

I punti da esaminare includono:

      • Presenza di contenuti duplicati o sottili: testi ripetitivi, poco informativi o inutili devono essere eliminati o riscritti.

      • Distribuzione delle parole chiave: le keyword devono essere presenti in modo naturale e coerente, nei punti strategici come titolo, H1, meta description, ecc.

      • Qualità e pertinenza del contenuto: ogni pagina deve rispondere chiaramente all’intento di ricerca dell’utente, offrendo valore reale.

      • Aggiornamento dei contenuti: pagine datate o non più utili devono essere riviste per restare competitive nei risultati di ricerca.

Analisi dei link: la strategia di link building

I link, interni ed esterni, rappresentano un segnale di fiducia e autorevolezza per Google. L’audit SEO prevede anche una valutazione approfondita della struttura di collegamento del sito.

Ecco cosa controllare:

      • Backlink: analizzare la quantità, qualità e provenienza dei link in ingresso. Link tossici o sospetti vanno disconosciuti.

      • Link interni: devono essere distribuiti in modo logico, per favorire l’esplorazione del sito e passare autorità alle pagine più importanti.

      • Link rotti o ridondanti: vanno individuati e corretti per non danneggiare la UX e la SEO

L’esperienza utente e la SEO

Un sito ben posizionato non basta: deve anche trattenere l’utente e accompagnarlo verso l’azione. Google tiene sempre più conto dei segnali comportamentali per valutare la qualità di un sito.

Durante l’audit UX è utile verificare:

      • Facilità di navigazione: la struttura del sito deve essere intuitiva, con menu chiari e percorsi logici.

      • Tempi di permanenza e frequenza di rimbalzo: analizzano se gli utenti trovano davvero utile ciò che leggono.

      • Call to action e funnel di conversione: devono essere presenti, visibili e coerenti con l’obiettivo del sito.

Creazione un piano d’azione SEO

L’audit è solo il punto di partenza ovviamente, una volta raccolti i dati e identificati i problemi, bisogna definire un piano operativo per passare all’azione e ottimizzare al meglio il sito web.

Ogni piano che si rispetti e che porti a risultati dovrebbe includere alcune aree ovvero:

      • Correzione delle criticità tecniche più urgenti.

      • Revisione e ottimizzazione dei contenuti esistenti.

      • Creazione di contenuti strategici per parole chiave non ancora coperte.

      • Attività di link building basate sulla qualità e la naturalezza.

      • Interventi mirati per migliorare l’esperienza utente e incrementare le conversioni.

Da dove iniziare se vuoi migliorare davvero

Se vuoi scoprire lo stato di salute del tuo sito e capire dove intervenire per aumentare visibilità, traffico e risultati, l’audit è il primo passo concreto.

Ti offro una prima consulenza gratuita per analizzare il tuo sito, individuare le aree critiche e costruire insieme un piano d’azione SEO personalizzato, in linea con le novità e le priorità del 2025.

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