Dopo aver analizzato l’importanza delle parole chiave a coda lunga in una strategia di marketing digitale, passiamo ad un dato fondamentale in ambito SEO: l’analisi dei competitor per le ricerche con keyword long-tail e non solo. Il processo vale per entrambi i tipi di parole chiave: quindi singola o a coda lunga (la differenza sta nella lunghezza effettiva delle parole usate, come già ampiamente raccontato nel primo dei due articoli della serie).

Ogni volta che cerchi una parola chiave ed una SERP in cui inseriti, il tuo obiettivo deve essere massimizzare le possibilità di essere visualizzato (volume di ricerca Keyword) e minimizzare le possibilità di imbattersi in competitor di alto livello o di andare a cercare di scalare SERP in cui ci sono già tante, tantissime pagine indicizzate. Insomma, cercare una parola chiave con scarsa competizione e tante visualizzazioni o impression possibili. Esistono queste parole chiave? Certo ma bisogna analizzare in maniera profonda sia la keyword difficulty che il numero di competitor e la loro forza, ed ovviamente le pagine già indicizzate. Insomma una analisi dei competitor SEO.

SEO analisi dei competitor: come studiare gli avversari?

Partendo dalle parole chiave a coda lunga è necessario dire che queste non hanno un grandissimo volume di ricerca in gran parte dei casi ma a volte una competizione sempre presente (in quanto probabilmente essenziali per un dato brand o per chi opera in un settore specifico). Per cui una volta trovate le parole chiave necessarie, come abbiamo visto con Google, Google Trends, Answer the pubblic, occorre effettuare una analisi dei competitor, per capire se effettivamente quella scelta potrebbe portare dei benefici in fatto di impression e letture di articolo potenziale, con un incremento conseguente delle possibilità di vendita o di far compiere all’utente una action su cui è ottimizzato l’articolo (lead o quello che sia).

Come fare questa analisi dei competitor? Dopo aver provato numerosi tool la maniera migliore per farlo è utilizzare la piattaforma di SEO Zoom che vi porterà ad effettuare una analisi globale di una keyword. SEO Zoom offre:

  • una analisi delle informazioni relative alla keyword
  • una analisi dei competitor per quella parola chiave
  • inserisce anche delle potenziali keyword correlate da poter usare

Insomma veramente molto efficace. Andiamo a vedere nel nostro caso come funziona l’analisi dei competitor e come dobbiamo inquadrarla per capire cosa scrivere e come farlo per scalzare la concorrenza ed entrare in SERP.

SEO Zoom per analizzare i competitor organici

Facciamo un esempio pratico del suo funzionamento, scegliendo una parola chiave come “facebook manager”. Come ci comportiamo?

  • effettuiamo per prima cosa una analisi tramite SEO Zoom di parola chiave;
  • ci spostiamo da keyword info a analisi dei competitor
  • guardiamo il numero totale di pagine indicizzate (in Italia)
  • valutiamo l’ottimizzazione media data su scala 1-10 sulle prime 10 posizioni
  • valutiamo l’opportunità anche in questo caso data su scala 1-10
  • ed infine il numero di backlink della top 10

Dobbiamo dunque analizzare in primis dei dati generici di ottimizzazione della top 10 e poi scendere nel dettaglio dei vari competitor per capire:

  1. chi vogliamo scalzare e quanta forza ha come dominio?
  2. come è ottimizzata la sua pagina?
  3. in cosa pecca ed in cosa è forte? (con una analisi di apertura dell’articolo magari)
  4. ed infine valutare nello stesso modo gli altri competitor

Questa qui sotto è la schermata di analisi di SEO Zoom dei competitor per data parola chiave:

analisi competitor parole chiave a coda lunga

Come leggere i competitor SEO?

Andiamo a fare una sintesi di quanto detto fino ad ora relativamente a SEO Zoom: cosa dobbiamo cercare nelle singole voci dei competitor?Cerca di capire cosa fanno i tuoi competitor in alcune scelte come :

  • presenza o meno contenuti multimediali (apertura articolo)
  • numero di parole totali usate
  • utilizzo di un indice o meno (anche questo aprendo l’articolo)
  • link che rimandano a quel pezzo (interni ed esterni)
  • meta title come è ottimizzato
  • meta description come è ottimizzata

Ed a livello basico il lavoro già così è fatto in grande parte, poi dovete mettervi alla prova e scrivere un contenuto migliore e che risponda ancora meglio alle richieste degli utenti.

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